30 Aprile 2025
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Il Blog di Romano Radice di Liquirizia

La ricerca sulla liquirizia calabrese: uno scrigno di antiossidanti e polifenoli

Notizie
scritto da Fabio Pugliese il 22-09-2002 12:36

La liquirizia è una pianta conosciuta e utilizzata da oltre tremila anni, trovando nella Piana di Sibari, in Calabria, il suo habitat ideale. Questa regione è rinomata per la qualità superiore della sua liquirizia, tanto che, secondo l'Enciclopedia Britannica, la liquirizia calabrese è considerata la migliore al mondo per qualità e resa. Tradizionalmente, la radice di liquirizia viene impiegata nella produzione di liquori, cioccolata, caramelle, sciroppi e persino prodotti per la cura del corpo come shampoo-doccia e acqua di colonia. Tuttavia, fino a pochi anni fa, le sue proprietà antiossidanti non erano ancora state approfondite scientificamente.

Uno studio pionieristico sulle proprietà antiossidanti
Nel 2002, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Chimica e il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Università della Calabria e l'azienda Romano, è stata condotta un'importante ricerca per esaminare le proprietà antiossidanti degli estratti di radice di liquirizia provenienti da piante spontanee della Piana di Sibari. Il team di ricerca, composto dai ricercatori Marisa Carchedi, Alessia Fazio, Bartolo Gabriele e Pierluigi Plastina, ha analizzato diversi estratti della radice di liquirizia, ottenuti attraverso un processo di estrazione con solventi specifici.

La metodologia dello studio
Le radici di liquirizia sono state tagliate in piccoli pezzi e suddivise in due frazioni: la radice bianca e la corteccia marrone. Entrambe sono state macinate separatamente e sottoposte a estrazione mediante un apparecchio Soxhlet, utilizzando solventi come esano, etere dietilico (Et2O), acetato di etile (AcOEt), metanolo (MeOH), butanolo (BuOH) ed etanolo al 20%.
L'attività antiossidante è stata valutata attraverso la riduzione dell'assorbanza del 2,2'-difenil-1-picrilidrazil (DPPH), fornendo risultati espressi in curve dose-risposta. Inoltre, il contenuto fenolico totale è stato determinato con il metodo Folin-Ciocalteau, utilizzando l'acido gallico come riferimento.

I risultati: una scoperta sorprendente
L'analisi ha dimostrato che, in tutti i casi, l'attività di eliminazione dei radicali liberi aumentava con la concentrazione degli estratti. Un dato particolarmente interessante è che gli estratti della corteccia marrone hanno mostrato un'attività antiossidante superiore rispetto agli estratti della radice bianca, raggiungendo valori tra il 90% e il 98% nel caso di estrazione con etere dietilico e tra l'83% e il 97% con butanolo.
D'altra parte, gli estratti della radice bianca hanno evidenziato un maggiore contenuto di composti fenolici, in particolare nei campioni trattati con metanolo, butanolo ed etanolo al 20%. Questo suggerisce che la radice bianca è ricca di polifenoli, noti per le loro proprietà benefiche per la salute.

Implicazioni e prospettive future
Questo studio ha aperto nuove prospettive sulla valorizzazione della liquirizia calabrese, confermandone il potenziale come fonte naturale di antiossidanti. Questi risultati potrebbero favorire lo sviluppo di nuovi prodotti nutraceutici e cosmetici a base di liquirizia, sfruttando le sue proprietà benefiche per la salute umana.
Grazie alla collaborazione tra università e aziende locali, la ricerca scientifica continua a dimostrare il valore di questa pianta straordinaria, simbolo della Calabria e del suo patrimonio naturale. La liquirizia non è solo una delizia per il palato, ma anche un prezioso alleato per il benessere!

Dichiarazioni dai protagonisti della ricerca
Il professor Bartolo Gabriele ha dichiarato: «Questo studio rappresenta un passo significativo nella valorizzazione delle risorse naturali della Calabria. I risultati ottenuti evidenziano il grande potenziale della liquirizia calabrese come fonte di antiossidanti naturali».

L'imprenditore Vincenzo Romano ha aggiunto: «Siamo orgogliosi di aver collaborato con l'Università della Calabria per approfondire le proprietà della nostra liquirizia. Questi risultati aprono nuove opportunità per il settore nutraceutico e cosmetico. Sono particolarmente orgoglioso di aver avuto il privilegio di questa collaborazione con l'Università degli Studi della Calabria» - ha dichiarato Vincenzo Romano. «Grazie a questo importante studio è emerso che la radice di liquirizia possiede importanti proprietà antiossidanti ma è sorprendente anche il fatto che è emerso che la radice è anche ricca di polifenoli noti per le proprietà benefiche per la salute. Questo ovviamente implicherà delle riflessioni anche per la mia azienda poiché ritengo sia venuto il momento di considerare seriamente l'ipotesi di iniziare a produrre dei prodotti agroalimentari di elevata qualità e pregio» - ha concluso Vincenzo Romano.


Documenti allegati
Un file che sintetizza quanto emerso dallo studio condotto dei ricercatori dell'Università degli Studi della Calabria in collaborazione con l’azienda Romano. Lo studio ha analizzato le proprietà antiossidanti degli estratti di radice di liquirizia provenienti dalla Piana di Sibari. I risultati hanno dimostrato che la corteccia marrone della radice possiede una maggiore capacità di eliminazione dei radicali liberi, mentre la radice bianca è particolarmente ricca di polifenoli, noti per i loro effetti benefici sulla salute. Questa importante ricerca conferma il grande potenziale della liquirizia calabrese, non solo come ingrediente dolciario e cosmetico, ma anche come preziosa fonte di antiossidanti naturali con possibili applicazioni nutraceutiche.

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